Il 20 ottobre 2018 si è tenuto a Jinan, nella regione della Cina orientale dello Shandong, un importante vertice internazionale nell’ ambito dell’iniziativa Belt and Road - più nota in Italia come Nuova Via della Seta – promosso dal Ministero dello sviluppo e delle riforme Cinese e dal Governo municipale della città di Jinan, con la collaborazione di Zhong Art International ( ZAI ).
L’evento era rivolto a Sindaci e rappresentanti istituzionali delle più importanti città del mondo; i partecipanti sono stati oltre 300, provenienti sia dalla Cina che da molti paesi esteri, come Germania, Francia, Arabia Saudita, Mongolia, Tailandia, Italia. Le istituzioni italiane, tedesche e francesi presenti hanno fatto riferimento ad un unico coordinamento gestito da Zhong Art International.
L'apertura del vertice è stata presieduta dal Vice segretario del Comitato del Partito municipale di Jinan e dal sindaco Sun Shutao, membro del Comitato permanente della Regione di Shandong, dal Segretario del Comitato municipale di Jinan Wang Zhonglin, dal Segretario generale del Ministero dello sviluppo e della riforme Cinese Cong Liang, dal Vicegovernatore della Regione di Shandong Sun Jiye, dal direttore del Centro di Cooperazione internazionale del Ministero dello sviluppo e della riforme Huang Yong e dal Direttore del Centro nazionale di informazione sul credito pubblico Zhou Min.
La delegazione italiana era composta dal sindaco di Vernio Giovanni Morganti e dall’ assessore allo Sviluppo economico del Comune di Prato Daniela Toccafondi, che nel corso dell’incontro ufficiale hanno presentato il territorio pratese e le sue risorse, dalla produzione tessile alle opportunità turistiche. L’ attenzione nei confronti dell’ Italia e della sua delegazione è stata notevole: a conclusione del vertice, il Vicesindaco di Jinan Li Zijun ha incontrato nuovamente il Sindaco Morganti e l’ assessore Toccafondi, a dimostrazione del grande interesse per la dinamicità economica e produttiva toscana.
Belt and Road è il progetto non solo infrastrutturale con cui la Cina – attraverso sei corridoi di trasporto, via terra e via mare – vuole diversificare le rotte commerciali e intensificare le relazioni con l’Unione europea.
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